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sabato 27 dicembre 2014

Rocoto dicembrino!?

Un bel post dedicato a chi pensava che la stagione dei peperoncini fosse finita senza un assaggio di Rocoto. Effettivamente ci sono andato vicino, visto che la stagione estiva che vi ho descritto in tutte le salse ha ritardato moltissimo la fioritura della pianta e lo sviluppo dei primi frutti. Però il tentativo di trapianto nella serra del nonno ha avuto buon esito, autunno/dicembre miti hanno aiutato e quindi....
Eccoli serviti e ben maturi, i primi (e quasi unici) Rotoco Guatemalan Orange del 2014.


Per di più, poichè sono stati gli unici peperoncini della famiglia Pubescens arrivati a fioriturire e fruttificare ho ottenuto semi isolati senza il ben che minimo sforzo.


Chi volesse alcuni di questi semi può lasciare un commento nell'apposita pagina del mio blog:
http://ortolanoa30anni.blogspot.it/p/blog-page.html
(per le altre sementi invece occorre chiedere le disponibilità visto che dovrò aggiornare la lista approfittando delle vacanze natalizie)

sabato 20 dicembre 2014

Finocchi: crescita e raccolto

Oh che bello, finalmente posso festeggiare qualche successo nell'orto! I finocchi sono cresciuti dall'ultima volta in cui ve li ho mostrati in questo post di ottobre:

http://ortolanoa30anni.blogspot.it/2014/10/declinazioni-di-verde.html

A novembre le cose sembravano già ben indirizzate. Le piante stavano crescendo e ho iniziato a rincalzare le più grandi. Questa operazione serve a sbiancare il grumo e l'ho dovuta repetere varie volte perchè con la pioggia l'ortaggio è ritornato a scoprirsi varie volte. E' l'unica cura necessaria per questa coltivazione.







Con un po' di pazienza ho aspettato che la natura facesse il proprio corso e, settimana scorsa, mi sono deciso a fare la sacrosanta raccolta.


I grumi si sono sviluppati bene. Certo, non sono grandi come quelli dei supermercati, ma c'è anche da dire che non ho concimato nuovamente il terreno prima di piantarli, sperando nella distribuzione fatta a primavera. Speranza ripagata da buoni risultati e comunque non avrei potuto fare altrimenti.




Le dimensioni della piante non influenzano negativamente il loro sapore: sono molto gustosi, una delizia fresca da consumare in insalata!



sabato 13 dicembre 2014

Le Cime di Rapa

Finalmente le Cime di Rapa sono pronte per la raccolta! Colgo l'occasione per parlare un po' di questo ortaggio che è particolarmente adatto a riempire l'orto nella coda di fine autunno / inizio inverno.

Ne esistono di varie specie, qualche esempio lo trovate nel catalogo Ingegnoli: http://www.ingegnoli.it/sementi-da-orto/rape.html. Si differenziano per il tempo che decorre da quando vengono seminate a quando si possono raccogliere e il loro nome lo rende ben chiaro: ad esempio io ho seminato la varietà "Sessantina", che impiega appunto 60 giorni (più o meno) dalla semina allo sviluppo dell'infiorescenza.

La cosa che più può intressare agli O30 è la limitatissima necessità di cure di questo ortaggio, che sarebbero difficili da curare in questo periodo in cui le giornate sono corte, si esce di casa per andare al lavoro col buio e si rincasa di nuovo col buio. In pratica occorre solamente dare una bella vangata al terreno prima di seminare a spaglio, poi si attende che la natura faccia il suo corso. Più facile di così, si muore!

Per favorire la rotazione delle culture e l'arricchimento del terreno che ne consegue, le ho seminate nel fazzoletto di terra dove quest'estate crescevano i pomodori. Oltretutto questa porzione di orto è anche la più soleggiata, quindi auspicavo che le piante potessero beneficiarne. E così è stato!

Ho iniziato a raccogliere le prime infiorescenze 2 settimana fa, giusto il necessario per una pasta cime di rapa e peperoncino.



Domenica ho fatto il bis, molto più abbondante, raccogliendo un intero sacchetto di infiorescenze. Stessa destinazione culinaria, una vera leccornia!!



Andrò un'ultima volta a controllare se si è sviluppata qualche ulteriore infiorescenza da raccogliere. Se non sarò fortunato però tutto il fogliame avanzato non sarà comunque sprecato, ma andrà ad arricchire il terreno con la prossima vangata a primavera.

L'unico difetto di questa cultura sta nel fatto che attira un gran numero di lumache che si ammassano sulle piante alla ricerca di cibo, che in un orto sempre più deserto diventa merce rara. Bisogna armarsi di pazienza e lavare bene tutto prima del consumo, se non si vogliono sorprese!

Le Cime di Rapa, un toccasana per tutti per gli orti invernali!

sabato 6 dicembre 2014

Cavolfiori "palla da baseball"

Faranno rideregli ortolani più esperti, ma devo dire che i cavolfiori che ho ottenuto quest'anno suscitano comunque la mia curiosità, nonostante le dimensioni ridotte dell'infiorescenza bianca.

I lettori abituali sapranno che le piante che ho trapiantato qualche tempo fa hanno sofferto oltremodo di un attacco di parassiti, al punto che la maggiorparte d'esse è morta. Se ne erano salvate solo alcune, a dimora nella parte alta dell'orto. Nonostante fossero anch'ese messe maluccio, le ho lasciate a terra e... sopresa: hanno prodotto qualche infiorescenza.






Sono rimaste molto piccole, ma per essere la prima volta che riesco ad ottenere un minimo risultato con questa coltivazione, direi che comunque questo può essere considerato un piccolo passo avanti.

domenica 30 novembre 2014

Ultimi peperoncini e tanti ravanelli

Ho raccolto tutti i peperoncini che erano sulle piante. Alcuni erano maturi e li ho portati a casa, altri li ho messi su un tavolo al coperto. Qualcuno dovrebbe maturare in questo modo, quelli che non lo faranno andranno ad arricchire il terreno per l'anno prossimo. La stagione piccante può dirsi definitivamente conclusa.


Le piante di ravanello invece se la passano molto meglio, nonostante i sempre presenti i mai graditi parassiti.




C'è da faticare un po' per pulirli ma ne vale la pena visto che sono succosi e molto gustosi.
Settimana prossima è prevista la raccolta di finocchi, radicchi e cime di rapa, dopidichè non rimarranno che i lavori di manutenzione delle reti antigrandine e degli ultimi pali, prima del grande gelo che bloccherà ogni cosa.

domenica 23 novembre 2014

Radicchi e cavoletti

Siamo ai due opposti nella classifica dei risultati raggiunti con gli ortaggi autunnali.

I radicchi si sono sviluppati bene e molto velocemente. Sia quelli a palla, che quelli della varietà trevisana. Tornassi indietro li pianterei un po' più distanziati, in quanto crescendo le foglie esterne tendono a marcire e hanno bisogno spazio per farlo senza adagiarsi sulle piante adiacenti. Nel fazzoletto terra in cui ho messo le piantine qualche tempo fa, invece sono troppo strette.




Tra tutte le varietà che ho semintato quella che mi è piaciuta di più è il tondo rosso.


I cavoletti di bruxelles invece hanno ormai concluso la stagione senza svilupparsi.

Per non sprecare nulla ho comunque raccolto i piccoli, o meglio, i microscopici germogli e ho cimato le piante raccogliendo anche le teste, più grandi. Ne è uscito appena il necessario per un assaggio.



L'attacco di parassati può essere stata l'unica causa del poco sviluppo delle mie piante? L'anno prossimo proverò anche a concimare maggiornamente. Speriamo di ottenere migliori risultati!

domenica 16 novembre 2014

La semina dell'aglio

E' Novembre e ormai la stagione nell'orto è quasi del tutto finita: il terreno rimane incolto mano a mano che si raccolgono gli ultimi ortaggi. Eppure, c'è ancora qualcosa da piantare anche in questo periodo: l'aglio!

Come sementi si possono usare gli spicchi che abitualmente teniamo in freegor.
Io ho tenuto da parte una grossa testa dalla bella treccia di aglio Piemontese che ho acquistato a Parma durante la fiera del peperoncino. Divisi gli spicchi ecco pronta la semenza che mi occorre. In aggiunta ho fatto lo stesso con paio di teste di aglio biologico acquistato al supermercato qualche mese fa, entrambe sulla via dell'andare in canna.



Preparati i bulbi da seminare, ho individuato in un angolo della serra del nonno l'area ideale per piantarli. Una rapida concimata, una bella vangata e con un quarto d'ora di lavoro il terreno è diventato pronto allo scopo!


Poi, basta fare una serie di buche distanziandole di una decina di centimetri l'una dall'altra, seminare i bulbi facendo attenzione a posizionarli a testa in su e ricoprire il tutto.


Finito il lavoro si da una bella annaffiata e.... ci si rivedrà a primavera!


Lo spicchio d'aglio germinerà e svilupperà un fusto fuori dal terreno. Sotto invece il bulbo iniziale lascerà il posto ad una nuova testa composta da tanti spicchi. Niente di più semplice!

sabato 8 novembre 2014

Sole d'autunno: i peperoncini ringraziano!

Settimana scorsa ho raccolto l'ultima grande gittata di peperoncini. Ho fatto due bei raccolti: uno ad inizio settimana e uno dopo 6 giorni. Beneficiando delle belle giornate della fine di ottobre i peperoncini sono infatti maturati con una inaspettata velocità!

Ora le temperature sono scese e le nuvole di novembre regnano sovrane nel cielo comasco. E' ancora presto per le prime gelate, ma prima o poi arriveranno anche quelle e i peperoncini andranno all'altro mondo.

Primo raccolto






Guindilla Roja
Thai Thiesch
Santa Fè
Ignoto Tailandese
Carolina Reaper

Bulgarian Carrot
Secondo raccolto della settimana



Le piante sono ancora molto cariche di frutti acerbi. Non appena arriveranno i primi sentori di possibili gelate, occorrerà raccoglierli tutti se si vuole farli maturare in casa perchè, se prendono il gelo, tutti i frutti diventano mollicci per poi marcire. Un grande spreco!!

Pimento de Puta Madre
Pimenta Puma
Santa Fè
Carolina Reaper

Pimento del Pequillo


Bih Jolokia

Thai Tieasch in primo piano, Ignoto Indonesiano sullo sfondo

Guapinho do Veado
Rocoto Guatemalan Orange

Pumping F1



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