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domenica 30 marzo 2014

Preparazione del terreno

Questo WE ho dedicato parte del mio tempo libero a preparare il terreno nel quale farò l'orto. Si, lo so... Sono in ritardo, però va bene così visto che le temperature notturne sono ancora basse. Anche se avessi avuto già ora il terreno pronto, avrei potuto farci poco!

Il posto mi soddisfa molto, perchè è ben esposto ma ci sono anche alcune zona di ombra. Ciò gioverà a culture differenti.
La terra è già bella di suo, del resto è la prima volta che viene fatto un orto in questa posizione. Prima del sottoscritto le inquiline erano delle belle galline. Ora da dietro la rete che ci separa, mi guardano tutto il giorno mentre lavoro alle mie faccende, come si vede nella prima foto sotto. Speriamo che quella porticina non si apra da sola, ad orto fatto.

Ciò nonostante mi sono procurato del concime per ingrassare ulteriormente il terreno: il mio amico di famiglia contadina mi ha dato un barile di sterco di mucca, un collega di lavoro molto altruista mi ha invece regalato 7 sacchi di stallatico di cavallo. Tutto fantasticamente BIO.

In mezza giornata abbondante ho vangato circa metà del terreno.


L'altra metà mi attende...


Gli imprevisti non sono mancati: il ceppo di un albero tagliato tanti anni fa è stato bello tosto da estirpare.


Di fianco a dove ho vangato alloggia un bel gruppo di piante di lamponi, che stanno mettendo le prime foglie.


Sapete dirmi come si come si chiama questa pianta dai bellissimi fiori gialli che è esplosa con la primavera??


Se non si ripeteranno le gelate dell'anno scorso quest'anno torneremo a mangiare qualche prugna.


Anche gli aceri giapponesi si sono risvegliati.







E c'è qualcuno più curioso di me tra le piante.



Nell'altro campo che coltiva il nonno, l'esplosione di colori è invece ancora lontana. Se guardate bene trovate anche Mino che si è messo in posa...


Un saluto ai coinquilini e via a casa per il meritato riposo!


sabato 29 marzo 2014

Qualche parola sui miei Febbraio e Marzo

Corriamo controvento, a ritroso negli ultimi 2 mesi, per fare il punto sulla coltivazione 2014, quest'anno caratterizzata da molti ortaggi.

Febbraio e Marzo sono due mesi in cui il clima è molto rigido e le attività nell'orto sono poche o nulle, dunque ci si deve dedicare alle attività indoor stile semenzaio.

Si parte con i peperoncini piccanti, che sono degli ortaggi il cui tempo che intercorre tra la semina e la raccolta del frutto maturo è molto lunga. Quindi vanno seminati per primi.

Avendo accesso a una serie di varietà molto ampia, da tre anni ho deciso di cambiare cultivar seminate ogni volta. Come in passato mi troverò quindi a scoprire con sorpresa qualcosa di nuovo. Oltre a questo c'è anche da dire che la maggior parte dei semi deriva da coltivazioni amatoriali di amici, quindi c'è da mettere in conto qualche possibile mescolanza di varietà: sorpresa doppia e ben accetta!

Le varietà seminate sono queste:

CHINENSE
Pimenta Elisa
Habanero Rosso (semi dal Messico)
Habanero Rosso (semi dal Perù)
Habanero Choco S3
Fatalii Yellow
Haba Coronog
Pimenta da Neyde Ibrido
7 Pod S3
Mili
Moster Moruga Yellow

FRUTESCENS
Malagueta (semi dal Brasile)

BACCATUM
Aji Pinapple
Cumari
Guapinho do Veado
Tepin X Lemon Drop

PUBESCENS
Rocoto Guatemalan Orange
Rocoto Mini Red

ANNUUM
Jalapeno
Jalapeno Mitla
Bulgarian Carrot
Guarjillo (semi dal Messico)
Pimenta Puta Madre
Ignoto Indonesiano (semi da Indonesia)
Thai Tiersch
Guindilla Roja
Pico de Loro
Santa Fè
Stromboli
Pimento del Piquillo
Mercante
Venga
Eureka

Per chi non è afferrato sul mondo del peperoncino, i titoletti in maiuscolo sono le famiglie a cui appartengono le varietà sotto elencate. Per farla breve, nella famiglia degli Annuum stanno le varietà tipiche del sud Italia, nella famiglia Chinense stanno le varietà superhot. Poi ce ne sono delle altre, ognuna con piccantezza e aroma variabile.

Maggiori dettagli sulla famiglie del capsicum si trovano qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Capsicum.

Qualche foto:

Ibrido di Pimenta da Neyde

7 Pod S3

Habanero Chocolate S3

Incrocio di Tepin e Lemon Drop

Nel lightbox
Ho seminato indoor anche Basilico e Pomodori.

Basilico in tre vairetà: Marsigliese, Greco e Viola

Pomodori:
Osu Blu
Chocolate Stripe
Summer Cider Apricot
Canetrino di Lucca
Black Plum
Ildi
Nero di Crimea
Tonnelet
San Marzano
Amana Orange
Rosa di Berna
Corrongo
Possena del Vesuvio
Lemon Drop

Oggi mi sono goduto un po' di primavera e ho lavorato con la vanga in campagna, presto tutte queste piante avranno bisogno di una casa!

venerdì 28 marzo 2014

Cambiamo pelle

Blog appena nato, ma già era diventata impellente la prima muta. Grazie agli amici conosciuti sul sito www.deviantart.com ho quindi dato una ripassata al design del sito, che risulta ora molto più leggibile e bello. Che ne pensate?
Ora disponiamo di una bella icona, di un bel banner e uno di sfondo a tema.
Purtroppo abbiamo già abbandonato il tema "fave" che aveva aperto questa avventura, ma come scritto nei commenti.... NON CI MANCHERANNO!!
Chiunque voglia entrare in contatto con i fautori di questo cambiamento trova i loro riferimenti nella parte bassa del forum.

OK, gli ortolani30enni chiaramente badano  molto al design sul Web, ma quando arriveranno i contenuti!?!? Presto! Molti articoli sono in bozza e non mancheremo di iniziare finalmente a parlare di Orto.

Intanto sembra che la primavera stia finalmente avendo sopravvento sull'inverno e nel WE bisognerà cercare di risolvere il ritardo nella preparazione del terreno. I propositi sono buoni, verremo ai fatti!

domenica 23 marzo 2014

Costruire un germbox in 8 passi

Un ortolano trentenne non può fare a meno di un germbox per iniziare la sua coltivazione!!

Ma cos'è un germbox? E' una scatola, come suggerisce il nome, all'interno della quale ricreare un'atmosfera umida e calda e stimolare la germinazione dei semi che ci siamo procurati.

In commercio sono disponibili svariati modelli, più o meno grandi, con o senza allacciamento elettrico, ma è talmente semplice costruirne uno da soli, che non vale la pena spendere soldi per il loro acquisto.

Bastano 8 semplici operazioni!

1) Recuperate una scatola di plastica. Io ho riciclato una scatola di Ferrero Rocher mangiati nel periodo delle feste.


Anche se non strettamente necessario è consigliabile fare qualche buco al coperchio (max 5 mm di diametro), per garantire un riciclo aria che giova alle piantine neonate. Se vi accorgere che i fori fatti risulteranno troppi, costatando che l'umidità al suo interno si esaurirà troppo in fretta potrete chiudere  successivamente i non necessari con del nastro adesivo (come si vede dalla foto anche io ho fatto le mie prove).

2) Tappezzare l'interno del germbox con due fogli di carta da cucina al fine di assolvere a due funzioni:
  • Mantenere l'umidità necessaria a scatenare il processo di germinazione
  • Essere di giaciglio per i semi germinati

3) Una volta posizionati i fogli di scottex, ripiegandone i bordi di modo da adattarli alle dimensioni della scatola, è necessario disegnare a penna delle linee divisorie, così da ottenere una serie di rettangoli. Ogni rettangolo sarà utilizzato per una specie/varietà differente. In questo modo sarà possibile lavorare su più semi contemporaneamente. Riportiamo lo schema creato su un foglio. Una X su un angolo farà da riferimento per capire le corrispondenze.



Per chi ha a disposizione una scatola porta viti (tipo questa: http://ashobbyracing.com/1605-thickbox_default/scatola-porta-viti.jpg) può usarla ed evitarsi così di dover disegnare gli spazi sullo scottex, ma dovrà ritagliare dei fogli di scottex per ogni scompartimento da utilizzare.

4) La scatola va ora bagnata abbondantemente. Attenzione però! Lo scottex non deve galleggiare nell'acqua ma deve risultare solamente ben inzuppato.


5) Ora è possibile riporre delicatamente i semi nel germbox, facendo attenzione a riporre ogni varietà in un riquadro differente. Non bisogna eccedere con il numero di semi in ogni scompartimento perchè crescendo le radici si intreccerebbero indelebilmente e si avrebbero problemi al momento della massa a dimora nel panetto di terra.
Ogni varietà inserita nel germbox va segnalata sul foglio/registro nella posizione corrispondente.



6) Bene, l'opera è questi completata... Quasi, perchè questo germbox, così com'è, non potrà aiutare alcun seme a germinare. Manca una fonte di calore che possa fare evaporare l'acqua, creando un tasso di umidità e calore irresistibili per i nostri semi. Qui ci viene in aiuto la nostra amata tecnologia domestica: un decoder, un modem o un qualunque elettrodomestico che rimanendo in stand-by produca un piccolo calore, fa al caso nostro. Prende il vostro germbox e appoggiacelo sopra.
Per mia esperienza il decoder MySky è perfetto!


7) Ora non resta che controllare la scatola ogni giorno, aggiungendo un pochino di acqua per evitare che lo scottex si secchi (sarebbe un disastro che porterebbe alla morte dei semi in fase di germinazione) e incrociare le dita! Abbiate pazienza perché non tutti i semi hanno le stesse tempistiche!

8) Quando avrete completato le vostre germinazioni i fogli di scottex usati andranno buttati via. Conserverete la scatola per la tornata successiva!


mercoledì 12 marzo 2014

Partire dal seme o comperare piantine?

E' meglio partire dal seme o acquistare le piantine da un vivaista?! Bel dilemma!!
Qualcuno potrà pensare che può essere meglio comperare direttamente delle piantine già grandi e piantarle a terra nel periodo giusto, quando le gelate sono passate. Farsi da soli le piantine però garantisce qualche vantaggio, che a mio parere compensa e supera gli svantaggi dell'impegno richiesto.

Vantaggi:
  • Possiamo esser certi che le piantine / i loro frutti che andremo a mangiare non abbiano subito trattamenti con diserbanti e altri agenti chimici necessari a renderle belle alla vista. Chiunque tra una pianta bella e una brutta prenderebbe la bella, quindi è normale che i vivaisti non si facciano troppi scrupoli nel produrre piantine non proprio BIO.
  • Allarghiamo la scelta delle varietà da coltivare, usufruendo di svariati siti di vendita sementi online o anche solo di un negozio di giadinaggio, tipo OBI. Le piantine vendute tendono ad essere sempre di quel determianto tipo, la scelta è limitata. Cercando i semi che ci piaccino di più invece possiamo abbattare ogni limitazione.
  • Scoprire la magia della natura, nella sua forma più semplice, guardado germinare i semi è un'emozione unica. Solo provandoci si può capire quanto bello sia l'osservazione di questo fenomeno.

Svantaggi
  • Per produrre piantine  bisogna dotarsi di strumentazione ad hoc, che non è di difficile costruzione, ma che necessata un minimo di impegno di tempo e spazio per l'allestimento. Stiamo parlando di Germbox e Lightbox fatti in casa, due strumenti sui quali mi dilungherò in qualche post futuro, che sono indispensabili se si vuole coltivare piantine auto-prodotte in un luogo abbastanza freddo, come la provincia di Como.
  • L'organizzazione dei tempi di semina, rinvaso e messa a dimora è molto più complessa se si producono da soli le piantine. Le nuove nate devono essere mantunute in ambiente protetto fino a che le code dell'inverno non terminino completamente. Non si deve partire troppo presto a seminare altrimenti ci si troverebbe con delle piante ben sviluppate (che occupano molto spazio) quando ancora non si possono mettere a dimora.... Un serra, per il parcheggio nei mesi di marzo/aprile, può minimizzare le difficoltà, ma putroppo non tutti ne dispongono. E se si sbaglia la tempistica della messa a dimora, tanti saluti piantine! Se invece si parte troppo tardi le piantine rimangono indietro e per gli ortaggi si rischia di non veder maturare i frutti degli ortaggi più tardivi a causa dell'arrivo dei freddi dell'autunno successivo.
Io uso un Germbox e un Lightbox autoprodotti e per i tempi delle semine mi baso sui consigli di amici, nonchè sul calendario semine del sito Ingegnoli http://www.ingegnoli.it/tavola-semine/ che è tarato sul clima lombardo. Altrimenti, per le zone più calde, si può fare riferimento ai consigli riportati nel calendario di Frate Indovino http://www.frateindovino.eu/prodotti-on-line/calendari.

domenica 2 marzo 2014

Perchè le Fave!?


Ortolano a 30 anni è la realizzazione di un'idea nata 2 anni fa e COLTIVATA per i primi due anni in piccolo, tra i forum dedicati al peperoncino.

L'idea di fondo è questa: sembra tutto complesso, ma farlo è più semplice che pensarlo... E quindi, perchè non provare a fare un orto!?!? Sotto di vanga!

Abito in provincia di Como, quindi clima piovoso e freddo. Ma con qualche accorgimento spero di riuscire ad avere più di una soddisfazione o quantomeno avrò qualche sconfitta da cui poter trarre insegnamento!

Siamo agli inizi di Marzo, ma l'inverno è vivo qui intorno... Si potrebbe incominciare a preparare il terreno, ma devo fare i conti con gli impegni famigliari e la pioggia, quindi posticiperò ancora la vangatura al primo Week End utile, senza andare troppo in la, si spera!

Perchè la fava come sfondo di questo blog? Perchè è l'unico ortaggio che non colverò mai essendo affetto da favismo http://www.g6pd.org/it/G6PDDeficiency-it/WhatIsIt-it.aspx. I frutti e il polline mi farebbero stare male, quindi non è che ci soffrirò molto senza!! Anche i piselli sono off limits per lo stesso motivo... Ma tutto il resto, SI PUO' FARE!!!!

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