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mercoledì 1 aprile 2015

ABC del vangare

Siamo finalmente ad aprile e la primavera si può dire veramente iniziata.


Questo è il periodo ideale per preparare i letti dell'orto: le giornate sono piacevoli e si può passare tanto tempo all'aria aperta, senza soffrire di caldo o di freddo. Se si sceglie bene la giornata, si può fare un bel lavoro con un terreno umido ma non eccessivamente bagnato. Per far questo sarà necessario operare aspettando almeno 3 giorni di sole dall'ultimo giorno di pioggia. Meglio ancora se c'è stato un po' di vento.

Da dove iniziare!?

Anzitutto si deve rimuovere il concime, se lo si è lasciato a riposare a mucchi sopra il terreno che si dovrà vangare. E' buona cosa lasciare riposare il letame sopra ai letti se fosse necessario un periodo di maturazione del concime. In questo modo un po' di sostanza concimente sarà trasmessa al terreno con le piogge. Nell'apprestarsi a vangare sarà però necessario spostare il tutto, in quanto dovendo calpestare il terreno durante il lavoro, si rimarrebbe spiacevolmente impatanati. L'attrezzo adatto a maneggiare il letame è la forca a 3 o 4 denti.


L'opera vera e propria si inizia eseguendo un bel solco nel bordo del letto che si vuole vangare. Il solco deve essere tanto più marcato quanto più concime avremo intenzione di aggiungere al terreno. La terra in eccesso deve essere addossata al difuori del letto, possibilmente abbastanza lontano da poter intravedere il limite dell'appezzamento. L'attrezzo da utilizzare è chiaramente la vanga. Meglio se di un modello con la classica forma a triangolo, bella lunga per vangare zolle profonde.


Una volta eseguito il solco iniziale lo si deve riempire con il letame.


Si procede poi vangando le zolle subito a ridosso del solco, spostando la terra per coprire il concime e ribaltando le zolle sottosopra. L'operazione viene svolta partendo da un lato fino ad arrivare al margine opposto. A seconda della quantità di letame a disposizione, questa operazione può essere svolta 2 o 3 volte, prima di riprocedere a spargere il concime nel nuovo solco che si è nel frattempo ricreato.

Nel ribaltare le zolle si deve coprire completamente il letame davanti a se e si deve fare attenzione ad eliminare le radici delle erbacce, come ad esempio il dente di leone. Se queste radici non vengono eliminate troveranno nuova linfa vitale nel terreno ben vangato e concimato.

Eseguendo queste operazioni per l'intero appezzamento si ottiene un letto grezzo. Per mantenere i riferimenti dei limiti dell'appezzamento, possono essere piantati dei bastoni corti agli angoli. E' anche molto frequente collegare questi bastoni con dei fili, in modo da ottere una linea retta da seguire. Io però non utilizzo questo ultimo accorgimento.


Una volta finito di vangare sarà necessario cambiare attrezzo, passando dalla vanga alla zappa. Con essa si riprenderà il lavoro su tutta la superficie per rompere le zolle grosse e rendere il terreno adatto alla semina. Un'ultima operazione deve invece essere eseguita con un rastrello: si deve ripianare il terreno che molto probabilmente avrà un'altezza maggiore nella parte iniziale, dove è stato eseguito il primo solco.

Se siete arrivati ad eseguire tutto quanto, avete completato l'ABC del vangare. Chiaramente questo è solo uno spunto per iniziare. La regola dell'O30 è sempre la stessa: provare, provare, provare!! Solo così ci si può perfezionare! Buon lavoro!!!

2 commenti:

  1. That looks like hard work! It looks as if the soil may not have been dug for a very long time. Let's hope it proves to be fertile and good for growing vegetables.

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  2. You see correctly! It's only the second year that this soil is worked, but... I can ensure you that dug the portion for the second time is very very very easier compared with the effort for work the portion not dug neither one time in the history! :P

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